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Quando occorre perdersi per ritrovarsi | Psicologo Milano Simone Curto
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Quando occorre perdersi per ritrovarsi

Quando occorre perdersi per ritrovarsi

Quando occorre perdersi per ritrovarsi

 

Giungiamo in terapia con l’intento di “ritrovare noi stessi” o di “ritrovare la propria strada” tanto più quando ci sentiamo persi e confusi o quando la direzione che stiamo seguendo nella vita sembra incerta e ci sentiamo smarriti. Ma se l’unica strada per ritrovarsi fosse quella di perdersi?

 

Perdita come cambiamento e trasformazione

 

 

Il processo terapeutico, infatti, implica una serie di perdite: il paziente deve perdere le vecchie idee riguardo se stesso e il proprio funzionamento, deve lasciare andare vecchi schemi di pensiero e comportamento e confrontarsi con parti di sé che possono essere dolorose o scomode.  In altre parole, deve perdere il vecchio sé per accogliere il nuovo. Perdersi in terapia non significa quindi sentirsi persi e abbandonati, ma piuttosto aprirsi a un’esperienza di abbandono del controllo nella direzione del cambiamento e della trasformazione.

 

 

 

Perdita come integrazione di parti di sè

 

 

Lasciare ciò che sappiamo di noi può aprire alla possibilità di stupirci, conoscere e riconoscere parti di noi stesse nuove, trascurate o dimenticate, e trovare nuove risorse per affrontare le sfide della vita.  Scegliere e accettare di perdere il controllo significata aprirsi con fiducia al processo e può portare a risultati sorprendenti e positivi: perdersi in terapia può essere una delle esperienze più difficili e al tempo stesso più gratificanti.

 

 

Perché perdersi insieme è più facile

 

Non è così facile accettare di perdersi perché ci fa sentire vulnerabili: a volte, ci sentiamo inadeguati o colpevoli per aver perso la nostra direzione. Questa perdita può essere spaventosa e dolorosa, soprattutto se ci sentiamo soli in questo processo. Ecco perché è importante considerare la terapia come una relazione un percorso che può essere affrontato insieme, paziente e terapeuta. il rapporto paziente-terapeuta diventa così un’esperienza condivisa di perdita e trasformazione. Tollerare la perdita diventa possibile quando lo si fa in due, quando si ha accanto qualcuno che ci sostiene e ci incoraggia a guardare avanti. La terapia può offrire questo spazio di accoglienza e supporto, in cui ci si può permettere di perdere per poi ritrovare se stessi in modo nuovo e più autentico.

 

 

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